Il San Gallicano al convegno: “Verso il nuovo Piano Nazionale Cronicità: prospettive e proposte”

Notizie    0 Commenti     13/02/2025

La Prof.ssa Maria Concetta Fargnoli, Direttore Scientifico del San Gallicano, ha partecipato al convegno “Verso il nuovo Piano Nazionale Cronicità: prospettive e proposte” tenuto presso il Senato della Repubblica  promosso dal senatore Guido Quintino, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, con l’obiettivo di promuovere un confronto qualificato tra istituzioni, comunità scientifica ed associazioni di pazienti.

Le malattie croniche rappresentano infatti una sfida significativa per i sistemi sanitari, con oltre il 40% della popolazione italiana affetta da almeno una patologia cronica e un impatto economico del 70% sulla spesa sanitaria. Queste malattie, tra cui quelle cardiovascolari e dermatologiche, i tumori, il diabete e le patologie respiratorie, sono responsabili del 90% dei decessi in Italia. L’invecchiamento della popolazione ha contribuito all’aumento dei casi, rendendo necessario quindi un aggiornamento del Piano Nazionale della Cronicità (PNC) per migliorare la gestione e l’assistenza ai pazienti.

Tra i vari focus tematici le malattie dermatologiche, con l’intervento di Maria Concetta Fargnoli, Direttore Scientifico del San Gallicano: “Le malattie dermatologiche croniche, come la psoriasi, hanno un impatto significativo non solo dal punto di vista clinico, ma anche psicologico e sociale. Molti pazienti incontrano difficoltà nell’ottenere una diagnosi precoce, nell’accedere ai trattamenti più innovativi e nel ricevere un’assistenza continuativa che vada oltre la gestione farmacologica della patologia. In questo scenario, le reti dermatologiche rappresentano un’opportunità fondamentale per migliorare l’integrazione tra ospedali, centri specialistici e territorio, garantendo percorsi di cura più efficienti e uniformi a livello nazionale.”

Ricordiamo che il San Gallicano è centro di riferimento nazionale per la diagnosi e la cura delle patologie dermatologiche e le Malattie a Trasmissione Sessuale (MST). L’Istituto è, inoltre, centro di riferimento di 14 malattie considerate rare (DCA U00063 del 27.02.2018)

 

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