Progetto DOMINO – Lazio Innova

     

L’IFO – Istituto Nazionale Tumori Regina Elena IRCCS, è partner del progetto DecOnvoluzione del Microambiente tumorale polmonare metastatico ed identificazione di nuovi bersagli per l’ImmuNOterapia – DOMINO, coordinato dalla Sapienza Università di Roma.

Descrizione del Progetto

Il progetto dal carattere fortemente traslazionale si propone di identificare e validare nuovi bersagli terapeutici, presenti nel microambiente immunitario tumorale (TIME), responsabili della progressione tumorale e della resistenza agli attuali approcci immunoterapici con inibitori dei checkpoint immunologici. A tal fine utilizzeremo moderne tecnologie ’omiche’ unitamente ad approfondite analisi bioinformatiche per una caratterizzazione del TIME di pazienti affetti da adenocarcinoma del polmone (LUAD). Utilizzando versamenti pleurici maligni (MPEs) ricreeremo sistemi ex vivo quanto più possibile vicini ai tumori dei pazienti. Il programma sperimentale ci consentirà di concepire nuove e più efficaci combinazioni terapeutiche. Il team interdisciplinare che propone il progetto è costituito da 4 Unità Operative (UO) composte da oncologi medici, patologi, biologi, immunologi operanti presso due diverse istituzioni quali il Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare (DMCM) presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea Università La Sapienza di Roma e l’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE). Le UO guidate dalla Prof.ssa Rita Mancini e dal Prof. Paolo Marchetti presso il DMCM e quelle guidate dal Dott. Maurizio Fanciulli e dalla Dott.ssa Paola Nisticò presso l’IRE contribuiranno in maniera sinergica alla realizzazione dei seguenti 3 Task principali:

• Espansione di una biobanca ottenuta da MPEs di pazienti LUAD
• Identificazione di bersagli terapeutici del microambiente immunitario
• Validazione dei bersagli in modelli ex vivo (organoidi) mediante saggi immuno-funzionali

Finalità

L’obiettivo del nostro progetto è quello di validare dei potenziali nuovi bersagli utilizzando o tecniche di silenziamento genico, o anticorpi monoclonali commerciali specifici per i bersagli identificati. Tuttavia è ben noto che questi ultimi sono in genere non i migliori reagenti dal punto di vista terapeutico perché sono monoclonali di origine murina che non possono essere utilizzati a scopo clinico. Per questo è necessario o generare anticorpi murini e poi sottoporli a processi di umanizzazione, oppure generare direttamente anticorpi umani o attraverso l’utilizzo di topi transgenici umanizzati per le immunoglobuline umane, oppure librerie fagiche. In questo contesto sia le Aziende multinazionali, ma anche le Biotech del settore biofarmaceutico hanno un’adeguata esperienza per intraprendere questo percorso. Un valore del progetto è rappresentato dalla sinergia tra i nostri laboratori (con lo sviluppo dei modelli di organoidi direttamente generati dai pazienti) e le aziende che producono anticorpi umani o umanizzati con i loro anticorpi monoclonali, nell’ambito del Distretto Tecnologico delle Bioscienze (DTB) del Lazio.

Risultati

I bersagli terapeutici individuati e messi a punto durante lo svolgimento del progetto saranno proiettati a percorsi di tutela brevettuale attraverso gli Uffici di trasferimento tecnologico (UTT) delle istituzioni partecipanti e verrà avviato un piano di diffusione e sfruttamento delle potenziali ricadute cliniche e di mercato in caso di sviluppo industriale.

Sostegno Finanziario


Il costo totale del progetto ammesso a sovvenzione, sulla quale spesa Lazio Innova ha concesso un finanziamento massimo a fondo perduto del 100%, è di Euro 149.999,85. Le risorse del finanziamento sono a valere sull’Avviso Pubblico ” Gruppi di Ricerca 2020 POR FESR LAZIO 2014-2020” Determinazione G08487 del 19/07/2020 (BURL N.93 del 23/07/2020 – modificato con Determinazione n. G10624/2020 – BURL n. 116 del 22/09/2020), Prot. Domanda Prot. n° A0375-2020-36657, approvato con Determinazione n. G04014 del 13/04/2021 pubblicata sul BURL n. 38 del 15/04/2021, CUP: B85F21001300002.
Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) mira a consolidare la coesione economica e sociale dell’Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni.

Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) mira a consolidare la coesione economica e sociale dell’Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni.
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