Gli auguri del Direttore Generale Francesco Ripa di Meana

Notizie    0 Commenti     23/12/2019
Ripa di Meana foto

Una breve chiacchierata con il direttore generale Francesco Ripa di Meana alla fine della presentazione dei risultati 2019 e del budget 2020 degli IFO.

Direttore, si chiude un anno intenso e faticoso ma con tanti obiettivi raggiunti. Proviamo a sintetizzarli?

Siamo a Natale ed abbiamo avuto alcuni bellissimi regali proprio in questo periodo: 150 ricercatori e collaboratori di alto profilo vengono stabilizzati ed entrano a far parte degli IFO con un nuovo rapporto non solo contrattuale, un capitale umano su cui investire; è stato appena approvato il nuovo patto della salute che investe 2 miliardi per le assunzioni, oltre stabilizzare i precari possiamo quindi attingere a graduatorie e fare nuovi concorsi. Insieme all’uscita dal piano di risanamento della regione Lazio finalmente finisce il periodo dei tagli e si ragiona per nuovi investimenti sull’innovazione tecnologica; ed infine il centro avanzato di cure per la donna Palazzo Baleani, nel cuore di Roma, che si occuperà della salute delle donne e in particolare di coloro che hanno maggior rischio di sviluppare patologie tumorali di tipo ereditario e dove promuoveremo tante iniziative per il benessere e corretti stili di vita.

Facciamo una breve cronistoria da dove siamo partiti e cosa ha caratterizzato il 2019?

I risultati presentati non sono i risultati di un solo anno ma di un percorso avviato nell’ultimo triennio : abbiamo lavorato a testa bassa ad un Piano strategico che ha posto gli investimenti sulla ricerca come base e volano per tutte le attività di diagnosi, cura e di definizione di modelli gestionali, abbiamo quindi ridisegnato l’organizzazione aziendale tenendo ben chiaro i punti di forza dell’alta specialità presente negli istituti e infine abbiamo stretto nuove ed importanti alleanze come ad esempio la Sapienza per la ricerca e il Molecular Tumor Board o il Bambino Gesù per la sperimentazione delle Car-T negli adulti e non ultime le aziende per le attività del centro di ricerca di Fase1. Insomma un fil rouge che ha permesso, tassello dopo tassello, di riunire in modo nuovo le energie presenti e ,più forti e coesi, aprirci all’esterno per mettere a disposizione le nostre competenze.

Personalmente ho gestito aziende territoriali molto lente e complesse in cui non avrei mai potuto immaginare i risultati ottenuti nella nostra azienda in questi anni e in tempi così rapidi. Abbiamo percepito all’inizio una grande volontà di cambiamento e di lavorare meglio, un desiderio mai sopito anche nei momenti più bui, ed è stato così possibile mettere insieme queste forze positive e da frammentate farle diventare un sentire comune. Non è stato semplice perché altre forze negative hanno provato ad ostacolare il percorso; ma in fin dei conti è fisiologica qualche resistenza in ogni forza innovativa. Abbiamo quindi cercato con determinazione di rispondere alle esigenze interne e ora con una identità più forte e consapevole lavoriamo, tutti insieme, per affermarci con una solidità diversa come snodo significativo del servizio sanitario regionale e nazionale.

Possiamo quindi parlare di un bilancio positivo?

Usciamo dalle ristrettezze cui siamo stai costretti per 10 anni e Investiamo nel capitale umano, nell’innovazione tecnologica e nella digitalizzazione dei processi, nell’ottimizzare i percorsi di cura dai PDTA alle Unit, alla medicina personalizzata e a vantaggio di tutti: specialisti, operatori e comunità. Ne sono la testimonianza gli appuntamenti importanti che hanno coinvolto tutti noi negli ultimi due mesi: penso alla site visit del Ministero, al congresso nazionale di Alleanza Contro il Cancro organizzato dal Regina Elena, al Quality day con la presenza del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, alla presentazione dei risultati del protocollo INPS con l’assessore Alessio D’Amato, solo per citarne alcune. Queste iniziative sono la piena dimostrazione del patrimonio di eccellenze che portiamo avanti ma anche di una rinnovata capacità di fare squadra. La straordinarietà che diventa normalità e prosegue in modo più ordinato costruendo un cammino verso ulteriori e maggiori successi futuri.

In questi 3 anni il cittadino è stato molto al centro delle attenzioni non solo organizzative ma di assistenza e ricerca. Ne sono un esempio lo sportello oncologico e quelli di prossima attivazione ( chirurgico e per le patologie rare), il molecular tumor board ed infine un nuovo modo di relazionarsi con le associazioni di volontariato o di pazienti. Possiamo dire che il cittadino sia un facilitatore?

Un grande centro di ricerca pone naturalmente attenzione alla qualità della relazione con il cittadino e dell’assistenza e lavora per migliorarla consapevole che da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo bisogno dei cittadini e dei loro rappresentanti, di ascoltare bisogni e suggerimenti e loro di noi per accedere prima a opportunità di diagnosi e cura che non troverebbero ovunque. Si tratta di attivare e mantenere un circolo virtuoso che in modo naturale aumenta la nostra capacità di fare ricerca per il bene comune. Siamo la porta di accesso all’innovazione che significa anche accesso a nuove opportunità e spesso a nuova vita.

Come vede i prossimi due anni del suo mandato ed il futuro dell’IFO in 3 desideri?

La sfida più grande sarà quella di rendere l’innovazione in diagnosi e cure accessibile a tutti perché il futuro è già qui. Essere identificati quindi come la porta di accesso all’innovazione da parte del cittadino e del sistema sanitario.
La seconda è entrare nel cuore di Roma grazie alla potenzialità della nuova sede di Palazzo Baleani, sarà un’occasione per far riscoprire e ricordare ai cittadini le radici storiche degli istituti Regina Elena e San Gallicano, gli Istituti dei tumori e dermatologico della città. Da ultimo mi piacerebbe vedere i nostri Istituti posizionarsi saldamente tra i primi posti del ranking mondiale per la ricerca in oncologia e dermatologia.

Auguri natale 2019-2020

Un ultimo messaggio lo dedichiamo al personale?

Rivolgo di cuore il mio personale benvenuto ai nuovi assunti con i quali si stabilisce ora un rapporto più solido, aziendale e non più legato al singolo progetto finanziato. Benvenuti a bordo! Ma un grazie speciale va a chi si è speso in questi anni: è chiaro che i risultati di oggi sono i risultati di tutti e per questo ringrazio uno ad uno, nessuno escluso chi ha permesso il raggiungimento, a partire dai miei più stretti collaboratori. Ci avviamo ora a capitalizzare le singole competenze di ognuno di noi. Auguro buone feste al personale, ai collaboratori e alle loro famiglie.Dò appuntamento al nuovo anno, carichi di massima energia. (Rassegnatevi perché gli IFO sono ormai un razzo inarrestabile!)

 

 

Presentazione del Budget 2019 e delle linee di programma per il 2020

Guarda il video che ripercorre i 12 mesi del Regina Elena e San Gallicano:

 

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