Si è aperto con l’Inno di Mameli il concerto organizzato nel cortile dello Spallanzani di Roma alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A eseguirlo il tenore internazionale Francesco Grollo. L’evento è stato promosso dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, seduto in prima fila accanto al Capo dello Stato e al direttore generale dell’Istituto, Marta Branca. Il concerto è stato organizzato per ricordare le vittime della pandemia e per rendere omaggio agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza sanitaria per il Covid-19.
«Rivolgo un saluto con vero piacere. Voglio esprimere il mio ringraziamento per lo Spallanzani, per i suoi medici, per tutto il suo personale, i ricercatori, per tutto quanto qui si svolge di preziosa attività, che in questo momento riceve una maggiore attenzione ma che costantemente anche nei periodi di minore attenzione è importante e preziosa per il nostro Paese. Quello che desidero esprimere è questo sentimento di gratitudine», ha detto Mattarella.
E ancora: «Il lavoro che si svolge qui per il nostro Paese è un punto di riferimento, fa parte di una costellazione di attività scientifica, medica, di assistenza, di ricerca di straordinario valore, che pone il nostro Paese in posizione eminente nel concerto della collaborazione internazionale. Un grazie per quanto fate, l’apprezzamento più alto da parte della Repubblica e l’augurio per la vostra attività. Grazie e auguri».
In platea, ad ascoltare il concerto del tenore, accompagnato dal pianista Antonio Camponogara, i medici e gli infermieri dello Spallanzani, a cominciare dal direttore scientifico Giuseppe Ippolito e dal direttore sanitario Francesco Vaia. Ad assistere all’esibizione nel cortile dell’ospedale, tra gli altri, anche il vicepresidente della Regione Daniele Leodori, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e il presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli. Suor Alessandra Smerilli, economista salesiana, ha fatto un breve intervento subito dopo l’inno di Mameli: «Vi ascoltiamo con gratitudine per aprirci alla speranza» il suo messaggio.