COVID-19 Tavolo tecnico per i tumori e la tutela dei pazienti fragili

Notizie    0 Commenti     22/06/2020

È stato istituito, su proposta di Fondazione Insieme contro il Cancro, il Tavolo Tecnico del Ministero della Salute formato da oncologi, ematologi e cardiologi, per gestire i pazienti colpiti da queste tre patologie durante l’emergenza della pandemia Covid-19. Fanno parte del Tavolo Tecnico le società scientifiche di riferimento, Fondazione Insieme contro il Cancro con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), SIE (Società Italiana di Ematologia) e Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus con SIC (Società Italiana di Cardiologia), che, nelle scorse settimane, hanno stilato la “Proposta di gestione dei pazienti in Oncoematologia, Oncologia e Cardiologia nella fase 2 dell’infezione da Covid-19”. Il Documento è stato inviato e accolto dal Ministro della Salute, Roberto Speranza.
“La richiesta di istituire il Tavolo tecnico era stata avanzata nella conferenza stampa promossa lo scorso 28 aprile dalle società scientifiche – spiega il prof. Francesco Cognetti, Direttore Oncologia Medica 1 Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Presidente di Fondazione Insieme contro il Cancro e coordinatore del Tavolo Tecnico -. Ringraziamo il Ministro Speranza, per aver accolto la nostra richiesta. Nel Documento, nel capitolo relativo alla gestione dei pazienti oncologici, è evidenziato che i cittadini con tumori e malattie del cuore (circa 11 milioni di persone in Italia) sono fragili e rischiano di vedere compromesse le opportunità di cura a causa della pandemia Covid-19. Questi pazienti infatti sono andati incontro a sospensioni di terapie o cancellazioni di interventi chirurgici, visite di controllo e altri gravi inconvenienti, su cui bisogna al più presto intervenire. Le problematiche sono ben illustrate nell’introduzione al capitolo dei pazienti oncologici. Per questo, è essenziale stilare quanto prima linee guida e protocolli di trattamento per queste categorie di pazienti, uniformi sul territorio nazionale, anche per evitare disparità regionali”.
La decisione di istituire il Tavolo Tecnico è scaturita dopo una riunione delle società scientifiche di riferimento con il prof. Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico della Protezione Civile, delegato del Ministro della Salute, onorevole Speranza. “Il Tavolo tecnico nasce, quindi, per uniformare i percorsi di assistenza, identificando linee guida e protocolli attraverso il coinvolgimento delle società scientifiche – afferma il prof. Cognetti -. Negli ospedali, vanno definiti percorsi differenziati rispetto agli spazi riservati ai malati Covid. Per garantire la sicurezza dei reparti, da un lato, è importante eseguire i tamponi nei pazienti onco-ematologici entro 48 ore dall’inizio dei trattamenti, uniformando i tempi di refertazione. Dall’altro lato, serve un monitoraggio degli operatori sanitari. Senza dimenticare la prevenzione. Devono riprendere sia gli screening oncologici, interrotti in questo periodo di emergenza, creando campagne per sensibilizzare la popolazione, che le visite di controllo, anche mediante la telemedicina. Vanno riattivati i Day Hospital ancora chiusi, perché le attività differite ricomincino. E serve un nuovo impulso per le sperimentazioni cliniche, soprattutto per gli studi sulla medicina personalizzata e sui marcatori biologici. Nella fase 3, il sistema sanitario deve essere riorganizzato, con un rinforzo della medicina territoriale sia sul fronte della prevenzione che della gestione della cronicità”.
“In Italia, vivono 3 milioni e 460mila persone dopo la diagnosi di tumore e un milione e 190mila pazienti sono in trattamento attivo – sottolinea il prof. Giordano Beretta, Presidente Nazionale AIOM e Responsabile Oncologia Medica Humanitas Gavazzeni di Bergamo –. La garanzia di reparti ‘Covid free’ si basa, oltre che sull’uso di tamponi in pazienti e operatori, su un principio cardine: il personale sanitario, che si occupa di malati così fragili, non va ridistribuito in posti di emergenza Covid, ma deve essere destinato esclusivamente all’assistenza dei malati oncologici, in modo che non sia in contatto con reparti a rischio. Percorsi differenziati, attraverso ambienti ospedalieri dedicati, garantiscono l’isolamento di pazienti e operatori da eventuali fonti di contagio esterne e interne. Definite e applicate queste procedure, bisogna prepararsi per settembre e ottobre, mesi in cui è possibile una recrudescenza della pandemia, stabilendo modelli condivisi e subito operativi”.
“Una delle proposte concrete contenute nel Documento riguarda anche l’attivazione di prescrizioni terapeutiche per tre mesi, per limitare il numero di accessi del paziente o dei familiari – spiega il prof. Cognetti -. È da incentivare, in questi casi, la consegna a domicilio del farmaco prescritto per le terapie orali o le terapie di supporto di semplice esecuzione. Anche la chirurgia oncologica dovrà essere svolta in unità Covid-free, con la necessità di sottoporre a tampone tutti i pazienti candidati ad un intervento entro 48 ore prima dell’atto operatorio”.
“Su indicazione del Comitato tecnico scientifico e del Ministero della Salute, è opportuno che le Regioni identifichino gli ospedali Covid, o almeno i reparti Covid, con percorsi completamente separati – sottolinea il prof. Franco Locatelli -. I posti di terapia intensiva, creati in emergenza, saranno stabilizzati in maniera definitiva, evitando però che sottraggano letti agli altri reparti. Servono percorsi differenziati per i pazienti fragili e concordiamo con la necessità di monitorare il personale sanitario e di impiegare in questi reparti personale esclusivamente dedicato, a meno di situazioni emergenziali che pongano esigenze indifferibili di rimodulazione in ambito infettivologico”.
I componenti del Tavolo Tecnico sono il prof. Francesco Cognetti (Direttore Oncologia Medica 1 Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Presidente di Fondazione Insieme contro il Cancro e coordinatore del Tavolo Tecnico), il prof. Franco Locatelli (Presidente del Consiglio Superiore di Sanità), il prof. Giordano Beretta (Presidente Nazionale AIOM), il prof. Paolo Corradini (Presidente SIE), il prof. Ciro Indolfi (Presidente SIC) e il prof. Francesco Romeo (Presidente Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus). Il prof. Massimo Galli (Divisione di Malattie Infettive Ospedale Sacco, Università di Milano), il prof. Sergio Abrignani (Istituto Nazionale di Genetica Medica, Università di Milano), il prof. Fabio Ciceri (Presidente Gruppo Italiano per il trapianto di midollo osseo Università “Vita-salute” San Raffaele di Milano) e la dott.ssa Chiara Oltolini (Divisione di Malattie Infettive Ospedale San Raffaele, Milano) hanno anche collaborato alla stesura del Documento.

Per scaricare il Documento, vai al sito del Ministero della Salute

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