Il direttore generale degli IFO, Francesco Ripa di Meana e il direttore scientifico dell’istituto San Gallicano, Aldo Morrone hanno incontrato il Sindaco della città di Siracusa, Francesco Italia.
La visita si colloca nell’ambito della collaborazione al progetto ISIM – Integrazione Sanitaria Innovativa Multilivello, all’interno del Fondo FAMI, di cui il comune di Siracusa è capofila e IFO e ASP sono partner.
Nella città di Siracusa è molto elevata la presenza di stranieri di cui l80% di provenienza extracomunitaria. Nella provincia del capoluogo siciliano si concentra il 10% delle presenze in Sicilia dei beneficiari deI progetto SPRAR – Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati per i quali è necessaria un assistenza sanitaria specialistica.
Aldo Morrone, responsabile scientifico del progetto e autore delle “linee guida per la programmazione degli interventi di assistenza e riabilitazione, trattamento dei disturbi psichici dei titolare dello status di rifugiato e dello status di protezione sussidiaria che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica, sessuale” evidenzia che :” particolari vulnerabilità quali quelle correlate ad un evento post traumatico, trovano spesso un espressione clinica precoce nella sintomatologia dermatologica, essendo la pelle un organo bersaglio delle condizioni di stress dell’organismo.”
“La metodologia del Project Cycle Management- illustra Ripa di Meana- con analisi dei dati, interviste e focus group che coinvolgeranno operatori sanitari e socio assistenziali oltre un campione di destinatari finali, consentirà la definizione di uno specifico protocollo per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie per la definizione di un modello integrato di governance tra Comune e ASP”
Gli IFO collaboreranno insieme all’ASP alla definizione e sperimentazione del modello sanitario integrato, formeranno gli operatori per migliorare le competenze in ambito dermatologico e delle malattie sessualmente trasmissibili al fine di migliorare la salute della popolazione immigrata grazie ad azioni di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie individuate dal progetto. Infine verrà sperimentato un modello organizzativo innovativo che potrà essere utile anche ad altre realtà pubbliche interessate.
La presentazione pubblica è prevista per Novembre.