Un libro e un video animato sui vaccini anti-covid, appena usciti, portano la firma dello stesso autore: Gennaro Ciliberto, biologo molecolare e direttore scientifico dell’IRCCS Regina Elena.
Il nuovo video cartoon spiega in maniera semplice e intuitiva i complessi meccanismi d’azione dei diversi vaccini genetici che si stanno mettendo in campo per la battaglia al Coronavirus. A confronto quindi il vaccino a RNA, largamente utilizzato in questo momento in Italia, di Pfizer-BioNTech o Moderna, con il vaccino a vettore adenovirale, di Astrazeneca, Sputnik, Reithera o Johnson & Johnson e il vaccino a DNA.
Il video animato sui vaccini curato da Ciliberto ed uscito ad Aprile, oggi si arricchisce di nuove importanti spiegazioni per aiutare il pubblico a comprenderne il funzionamento, e aumentare la fiducia nella scienza e nelle nuove tecnologie.
E’ di recente pubblicazione il libro “Storie di vaccini. Dal vaiolo al Coronavirus. Tra sfide e successi” edito da La Bussola.
“Ho cominciato a scrivere questo libro durante il primo lockdown, eravamo in Maggio – spiega Ciliberto. – Il motivo che mi ha spinto a farlo, è l’essere stato coinvolto negli ultimi 20 anni in molteplici attività di ricerca, avendo lavorato anche presso l’ IRBM srl di Pomezia. Ho vissuto in prima persona la trasformazione delle tecnologie vaccinali, fino allo sviluppo dei vaccini genetici. Ho quindi voluto raccontare al pubblico la loro storia, in un’opera di divulgazione che al contempo spiega le nuove tecnologie ma anche le caratteristiche di un gruppo di ricerca molto particolare, con il quale ho avuto l’onore di collaborare, che ha operato alle porte di Roma in quel periodo, e che oggi sta raccogliendo i frutti di quell’arduo lavoro. Il titolo parla del vaiolo. Ma il vaiolo per me ha un valore solo simbolico. E’stato il primo vaccino ad essere sviluppato, tra il 600 e il 700, ed è un esempio positivo per aver eradicato la malattia dal pianeta. L’unico modo per sconfiggere una malattia virale, è attraverso un buon vaccino. Nel mio libro racconto anche di sfide, difficoltà ed insuccessi. Un aspetto che mi piace narrare è questo: i vaccini ad RNA stanno avendo grande successo, sono stati i primi disponibili in Italia. Però la tecnologia ad RNA è nata per ben altri motivi, era infatti destinata a vaccini terapeutici, e non profilattici, contro i tumori. E’un argomento sul quale ho lavorato per tantissimi anni. La tecnologia è stata riconvertita, in maniera molto intelligente, e con grande rapidità per un vaccino contro il Covid. Quindi da un parziale successo nell’ambito dei tumori si è arrivato, con la stessa tecnologia, a un grande successo nella lotta al coronavirus! E questo è interessante perché vuol dire che c’è un flusso continuo di informazioni e di conoscenza della scienza, da un ambito a un altro.”
“In Italia ci sono cervelli brillantissimi – conclude Ciliberto – ma molti vanno all’estero. Quando nel 2009 IRBM ha avuto un cambio di proprietà, in quel momento di transizione molti scienziati che lavoravano lì sono espatriati: uno di questi è oggi protagonista, avendo disegnato il vaccino di Moderna. L’Italia merita più investimenti nella ricerca perché abbiamo molti talenti, e speriamo quindi che questa pandemia si riveli anche una opportunità per maggiori finanziamenti che riportino a casa i cervelli in fuga!”
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