Medicina di Genere e Covid 19: presentazione del documento pubblicato su Bussole IRCCS del Ministero della Salute

5 ottobre evento in videoconferenza presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena

A distanza di un anno dalla prima pubblicazione, viene presentata il 5 ottobre in videoconferenza, l’edizione aggiornata del documento “Medicina di Genere e Covid 19 – collana Bussole IRCCS”, elaborato dal tavolo IRCCS per la medicina di genere del Ministero della Salute. Il volume raccoglie tutte le evidenze scientifiche riportate dai numerosi studi pubblicati durante la pandemia. Gli esperti si riuniscono online e in presenza presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, per confrontarsi sui dati emersi dal legame tra Covid 19 e genere, e dalla correlazione tra infezione e genere in condizioni di fragilità. L’incontro è anche una occasione per focalizzare quesiti ancora aperti.

Responsabile scientifico dell’evento è Marialuisa Appetecchia, Responsabile della unità clinica di Endocrinologia Oncologica degli IFO, referente per gli IFO al Tavolo IRCCS per la Medicina di Genere del Ministero della Salute e referente del Tavolo IRCCS per la Medicina di Genere presso l’Osservatorio Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.

Portano i saluti istituzionali Roberto Speranza Ministro della Salute, Sandra Zampa Responsabile aspetti comunicativi del Ministero della Salute, Giuseppe Ippolito Direttore Generale della Ricerca e dell’innovazione in sanità del Ministero della Salute, Silvio Brusaferro Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Alessio D’Amato Assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Laura Figorilli, Direttore Generale ff IFO, Branka Vujovic Direttore Sanitario Aziendale IFO, Aldo Morrone Direttore Scientifico Istituto Dermatologico San Gallicano, Gennaro Ciliberto Direttore Scientifico Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.

Le implicazioni della medicina di genere si sono rivelate centrali nell’ambito dell’epidemia globale da Sars-cov-2. Mai come oggi quindi l’adozione di una prospettiva di genere come “nuova lente” attraverso cui osservare e applicare la medicina, ha grande rilevanza sul piano clinico ed etico.

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