COVID-19 e Fragilità a Roma L’impegno dell’Istituto San Gallicano e dell’Istituto Regina Elena – Responsabile Scientifico: Aldo Morrone

Eventi, Notizie    0 Commenti     11/04/2022

Il 29 gennaio del 2020 il SARS-CoV-2 muove i primi passi ufficiali in Italia, a Roma. Due turisti cinesi originari di Wuhan in villeggiatura all’Hotel Palatino di via Cavour, nel cuore della città, saranno i 2 primi casi noti di COVID-19 nella Capitale. Inizia la pericolosa diffusione del virus: il 9 marzo verrà proclamato il primo lockdown mentre i media diffondono l’immagine inquietante di una città insolitamente deserta.
Da allora la sindemia di COVID-19 in Italia ha registrato più di 13 milioni di casi con 157 mila decessi. Nel Lazio il SAR-CoV-2 ha provocato oltre 1 milione e 137 mila casi. A Roma il tasso di contagio calcolato per area di residenza ha raggiunto quota 782 casi su 10 mila abitanti. Nella città il numero dei positivi è in ascesa: da settembre 2021 a marzo 2022, i contagiati hanno superato i 400 mila
casi, con un’incidenza di 1.425 ogni diecimila abitanti. Rispetto all’inizio dell’anno, si contano 18 mila contagi in più, a causa soprattutto della variante Omicron 2, che rappresenta la metà dei casi nel Lazio.
Il SARS-CoV-2 non ha colpito tutti in ugual misura, ma ha svelato le profonde disuguaglianze insite nel tessuto sociale della Capitale, confermando la stretta correlazione tra condizioni di impoverimento e l’insorgenza di malattie. Le persone più fragile, emarginate e senza fissa dimora, sono soggetti che hanno subito più di altri le conseguenze della pandemia. Ad essere più colpiti sono stati e sono ancora i quartieri più poveri e densamente popolati, dove vivono le fasce più fragili della popolazione, nei Municipi della periferia est e del quadrante nord ovest. Torre Angela resta il quartiere che fa registrare più casi da settembre 2021 ad oggi, con 13.067 contagi, seguito da Ostia (11.788), Borghesiana (8.251) e Centocelle (8.431).
Nella città, e nelle altre province della regione, la storia della pandemia ha toccato momenti drammatici e di forte tensione, ma anche esperienze di grande coesione sociale. Alcune immagini hanno fatto il giro del mondo e sono destinate a rimanere per sempre nella memoria collettiva per la loro potenza, come quella che ha visto Papa Francesco da solo in Piazza San Pietro, o quella del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella con la mascherina di fronte all’Altare della Patria, in occasione delle celebrazioni per la Liberazione, il 25 aprile del 2020.
Ma Roma si è mostrata attenta e solidale, capace di fare rete e lavorare sul territorio, diventando protagonista di una serie di progetti assistenziali e scientifici in favore delle persone più fragili, di norma più lontane dai circuiti di assistenza e di cura della città di Roma. In collaborazione con diverse Istituzioni e Associazioni di Volontariato e del Terzo Settore, abbiamo avviato numerose campagne di prevenzione e sorveglianza per il controllo della diffusione del SARS-CoV-2.
A distanza di più di 24 mesi dall’inizio della prima, vera pandemia moderna, vogliamo raccontare il lavoro e l’impegno scientifico dei nostri due IRCCS, l’Istituto San Gallicano e l’Istituto Regina Elena, insieme ai rappresentanti istituzionali che con noi hanno condiviso la realtà del COVID-19 a Roma.
Il Convegno vuole essere anche l’occasione per ringraziare tutti gli operatori socio-sanitari che hanno contribuito al contrasto della pandemia, riaffermando il ruolo centrale della ricerca clinicoscientifica.
Roma è una città unica al mondo, aperta e accogliente sin dalle sue antichissime origini. Il poeta Virgilio consegna infatti alla memoria collettiva l’immagine leggendaria di Enea che tiene sulle spalle il vecchio padre Anchise e per mano il figlioletto Ascanio, in fuga da una Troia in fiamme. Fonderanno la più grande città del mondo per intelligenza, civiltà e capacità di accoglienza. Ancora oggi in Campidoglio esiste quello spazio creato da Romolo chiamato Asilum per accogliere tutti coloro che fuggivano dalle altre città per rendere grande e unica Roma. Nel ricordare l’impegno della Capitale durante l’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, è motivo d’orgoglio riallacciare la storia leggendaria della fondazione di Roma a un leggendario “rifugiato”.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’Assemblea Capitolina di Roma Capitale, si terrà
presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, il 14 aprile 2022 dalle ore 10:00 alle ore 13:00.
La partecipazione è gratuita.

Iscrizioni aperte su dreamcom.it/ifo

Locandina

PROGRAMMA

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