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Eventi, Notizie    0 Commenti     15/06/2022

Sin dall’inizio dell’epidemia da COVID-19, gli IFO Regina Elena e San Gallicano si sono impegnati in attività di ricerca, cliniche e assistenziali a favore dei soggetti più fragili e vulnerabili come i pazienti oncologici e immunodepressi, e le persone lontane dai circuiti di assistenza: homeless e stranieri senza documenti sanitari.
I due IRCCS hanno finora effettuato 350.000 indagini molecolari, 4.000 sequenziamenti genomici virali e arruolato 4.000 pazienti in studi clinici.

350.000 INDAGINI MOLECOLARI
Le indagini sono state effettuate al fine di studiare i cluster presenti sul territorio, le modalità di diffusione del virus e l’efficacia delle vaccinazioni per Covid.

4.000 PAZIENTI ARRUOLATI
I pazienti sono stati arruolati per studi di ricerca che hanno messo a punto protocolli di sicurezza per alcune categorie di sportivi, in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, come le nazionali italiane di sciabola e pararowing, e nei lavoratori della filiera agro-alimentare; altri pazienti sono stati coinvolti in lavori che studiano la risposta alla vaccinazione in specifiche categorie di persone come il personale sanitario, gli over 80, i pazienti fragili e gli stranieri senza fissa dimora.

4.000 SEQUENZIAMENTI GENOMICI VIRALI
Sono state studiate tutte le mutazioni genetiche che nel tempo il virus ha mostrato al fine di valutare l’andamento della contagiosità e l’aggressività delle diverse varianti virali identificate durante la pandemia.

Ad oggi tutti questi studi hanno prodotto 20 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di alto impact factor.

STUDIO VAX4FRAIL
Oltre ad essere stati i primi a vaccinare i pazienti oncologici e oncoematologici, per proteggerli dal coronavirus, gli IFO fanno parte dei 13 centri coinvolti nello studio VAX4FRAIL La forza di questo studio è rappresentata dalla numerosa casistica, più di 600 pazienti coinvolti, e dal grande spirito collaborativo e sinergico tra istituzioni. L’obiettivo è ancora una volta quello di studiare la risposta al vaccino contro il coronavirus in malati di cancro e immunodepressi.

PROGETTO COMETA
Gi Istituti sono coinvolti in importanti programmi di ricerca tra cui il progetto COMETA, volto a valutare l’impatto della pandemia sui pazienti oncologici. Intraprendere azioni organizzative strutturate per assicurare sempre, anche in emergenza, la continuità assistenziale in piena sicurezza. Creare una Biobanca Covid-19 di campioni biologi da pazienti infetti da SARS-CoV-2 per analizzare profili di mutazione del virus, individuare e studiare le alterazioni della risposta immunitaria.

5×1000 AGLI IFO
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