Immunoterapia: un pilastro dell’innovazione per la lotta al cancro. Dona il 5×1000 a IFO

Eventi, Notizie    0 Commenti     23/06/2022

L’ultima frontiera della lotta al cancro è l’immunoterapia che combatte i tumori come fossero un’infezione, ovvero “armando” il sistema immunitario. L’immunoterapia migliora la prognosi di pazienti colpiti da tumori in fase avanzata, che fino a qualche anno fa non avevano cura.
Presso i nostri Istituti sono almeno 10 anni che si fa ricerca pre-clinica e clinica sui nuovi inibitori dei checkpoint immunologici. In IFO l’immunoterapia è utilizzata soprattutto in oncologia per il carcinoma del polmone, il melanoma e il mieloma multiplo, e in minor misura anche su tumori testa collo, urogenitali, vescica e malattie rare. Recentemente AIFA ha ampliato le indicazioni per l’immunoterapia che viene progressivamente applicata ad altri tipi di tumore.
I pazienti trattati, con i 6 farmaci principali immunoterapici, nel 2021 in istituto sono stati circa 550.

COME FUNZIONA ?
Ogni giorno il sistema immunitario elimina cellule con mutazioni potenzialmente dannose, tra cui quelle cancerogene, bloccando sul nascere la formazione di nuovi tumori. Quando le cellule tumorali non vengono più riconosciute dalle difese immunitarie, il cancro può avanzare e manifestarsi clinicamente. Il tumore riesce non solo a sfuggire agli attacchi del sistema immunitario, ma addirittura a reclutarne alcune componenti perché lo difendano e ne favoriscano lo sviluppo.
È sempre più evidente che, spesso, le terapie contro i tumori necessitano di un’attivazione del sistema immunitario per essere efficaci. L’immunoterapia istruisce e riattiva le cellule del sistema immunitario affinché possano riconoscere ed eliminare le cellule tumorali. I tumori, infatti, alterano l’immunocompetenza del paziente, innescando fenomeni di resistenza immunitaria, in particolare le funzioni dei linfociti T tumore-specifici. L’immunoterapia moderna è quindi basata sugli inibitori dei checkpoint immunitari e cioè sugli inibitori delle molecole “di blocco” della risposta immunitaria nei pazienti oncologici. L’immunoterapia ha senza dubbio rivoluzionato il trattamento di alcuni tumori prima incurabili ed è diventata uno dei pilastri dell’innovazione per la terapia del cancro. Nonostante i grandi successi ottenuti, resta però il fatto che il trattamento non in tutti i pazienti funziona.

IL FUTURO DELLE CURE DIPENDE DALLA RICERCA
L’interesse dei ricercatori si sta concentrando sempre di più sull’identificazione di biomarcatori che predicano quella che sarà la sensibilità del paziente al trattamento immunoterapico per evitare terapie inutili. Altro obiettivo è ampliare l’efficacia del trattamento. Oggi l’immunoterapia è in grado di “togliere i freni” solo a due vie di segnale il PD-1 e il CTLA-4, ma esistono tantissimi altri freni inibitori. Siamo impegnati ogni giorno con la ricerca traslazionale per identificarli e ottenere nuovi farmaci che li colpiscano.
In base all’analisi del tumore e dell’ambiente tumorale in cui cresce sarà possibile identificare nuove strategie in grado di aumentare la validità dell’immunoterapia.

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