Film festival internazionale USR, premiato IFO

Comunicati Stampa, Eventi, Notizie    0 Commenti     21/11/2022

Alla Casa del Cinema si premiano le migliori opere su fragilità e inclusione

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA UNO SGUARDO RARO, PREMIO PA SOCIAL PER LA COMUNICAZIONE IN SANITÀ AL VIDEO ANIMATO SUL MOLECULAR TUMOR BOARD IFO

La menzione speciale IFO è stata assegnata a “Rukije un raggio di sole: la terapia della speranza” docu-film girato presso i nostri Istituti e vincitore nella categoria lungometraggi

Si è conclusa il 20 novembre, con la cerimonia di premiazione alla Casa del Cinema di Roma, la settima edizione del film-festival uno Sguardo Raro, dedicato alle malattie rare, alle fragilità e all’inclusione. Una edizione ricchissima di eventi che ha visto l’IRCCS IFO Regina Elena in prima linea.

La cerimonia, condotta da Marco Di Buono, con la co-conduzione del direttore artistico Claudia Crisafio, ha assegnato oltre 20 premi davanti a un numerosissimo pubblico. La serata ha visto la partecipazione di ospiti speciali come Flavio Insinna premiato insieme a Marco Pontecorvo con il Premio Speciale UnoSguardoRaro RDIFF 2022 per il film RAI A muso duro – Campioni di vita, dedicato ad Antonio Maglio, medico e dirigente dell’INAIL che, già negli anni ’60 crede profondamente nel fatto che lo sport può essere un potente ed essenziale strumento riabilitativo. Presenti sia l’attore che il regista a ritirare i due trofei.

Il premio speciale PA Social per la Comunicazione in Sanità è andato al cartoon sul “Molecular Tumor Board dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena” per il grande valore aggiunto che video e social portano alla comunicazione della salute. Il video animazione è a cura dell’Ufficio comunicazione stampa e relazione esterne degli IFO in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Industry.

Il premio Uno Sguardo Raro 2022 categoria lungometraggi, è stato vinto dal film documentario “Rukije Un Raggio di Sole: la terapia della speranza”. Roberto Biagini, direttore dalla Ortopedia Oncologica del Regina Elena ha inoltre consegnato a Claudia Borioni e Matteo Alemanno, ideatori e registi dell’opera, la menzione speciale IFO assegnata dai professionisti degli Istituti.

Il video cartone sul MTB già nasce da un importante riconoscimento assegnato a Patrizio Giacomini medico ricercatore IRE, dal prestigioso Consorzio Internazionale per la Medicina Personalizzata ICperMED che ha finanziato il video. “Il cartoon sul Molecular Tumor Board (MTB) IFO – evidenzia Patrizio Giacomini, ricercatore IRE e membro del MTB – spiega perché oncologi, genetisti, biologi molecolari, esperti di gestione di dati omici, anatomo-patologi e tanti altri professionisti lavorano insieme per la ricerca di nuove soluzione di cura da offrire a pazienti colpiti da tumore che non rispondono più alle terapie convenzionali. E’ veramente importante che si utilizzino tutti i mezzi di comunicazione possibili per informare i cittadini sui risultati della ricerca e sulle nuove opportunità di cura”.

“Viene premiato un intenso lavoro di squadra – sottolinea Lorella Salce, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione Stampa e Relazioni Esterne IFO – per semplificare temi delicati ancora poco noti alla cittadinanza. Sappiamo oggi che ogni persona e ogni malattia oncologica è unica e rara e che per ognuno ci potrebbe essere una opportunità di cura in più. Grazie alla disponibilità dei ricercatori, alla pazienza degli illustratori, alla costante attenzione alla comunicazione e al grande gruppo del Tavolo nazionale della sanità di PAsocial che quest’anno ha candidato numerose opere e di altissimo livello.”

Il lungometraggio vincitore “Rukije Un Raggio di Sole: la terapia della speranza” racconta invece il percorso di pazienti ed ex pazienti dell’Istituto Regina Elena che hanno scelto di diventare volontari dell’ associazione Rukije, nel reparto di Ortopedia oncologica, dove sono stati curati per una neoplasia maligna all’apparato muscolo-scheletrico.

“L’obiettivo prezioso di questi pazienti volontari – spiega Roberto Biagini – è aiutare i malati ricoverati ad affrontare la stessa battaglia per la vita con la quale si sono dovuti confrontare prima di loro. Le loro storie parlano di speranza, testimoniando che la disabilità non può e non deve impedire di vivere una vita piena, anzi. È una vita arricchita dalla scoperta di nuovi valori ed energie dentro di sé, fondamentali per affrontare la malattia.”

“Il film – conclude la regista Claudia Borioni – è un viaggio nelle vite dei volontari-pazienti dei medici, operatori sanitari, ricercatori ed è una testimonianza documentata di come il “volontariato della speranza”, trovi importanti riscontri scientifici, che ne evidenziano il grandissimo valore terapeutico.”

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