Giulia Cristinziano vince il premio “Elena Cappannini” con studio su modello pre-clinico di colangiocarcinoma

Giulia Cristinziano, giovane ricercatrice del gruppo oncogenomica ed epigenetica del Regina Elena, è la vincitrice del premio “Elena Cappannini” consegnato a Venezia al 62° meeting annuale dalla Società Italiana di Cancerologia per la migliore pubblicazione del 2021. Lo studio finanziato da AIRC dal titolo “FGFR2 fusion proteins drive oncogenic transformation of mouse liver organoids towards cholangiocarcinoma” é pubblicato sulla rivista Journal of Hepatology.
L’obiettivo del lavoro è stato generare un modello pre-clinico di colangiocarcinoma causato da una specifica alterazione genetica riscontrata nel colangiocarcinoma intraepatico umano, più precisamente dalla presenza delle fusioni dell’FGFR2. Si tratta di un tumore raro e aggressivo delle vie biliari, per il quale le terapie attualmente disponibili sono largamente inefficaci.
La resezione chirurgica rappresenta l’unico trattamento curativo, nonostante la maggior parte dei pazienti non sia eleggibile per l’intervento chirurgico al momento della diagnosi.

“Abbiamo utilizzato un modello pre-clinico di colangiocarcinoma per dimostrare che le fusioni dell’FGFR2 – spiega Cristinziano –richiedono l’attività di un effettore a valle della via di segnalazione dell’FGFR2, denominato Mek1/2. Abbiamo scoperto che l’inibizione simultanea dell’FGFR2 e di Mek1/2 era più efficace dell’inibizione singola dell’FGFR2, indicando così la potenziale utilità clinica del doppio blocco FGFR2-MEK1/2 nei pazienti affetti da colangiocarcinoma intraepatico. Il nostro obiettivo è quello di utilizzare questo modello sperimentale per individuare nuove terapie farmacologiche per il trattamento del colangiocarcinoma intraepatico, avendo come orizzonte metodologico il concetto della medicina di precisione”.

Il premio del valore di 1000 euro, nato in memoria di Elena Cappannini, promuove la ricerca nell’ambito delle terapie innovative antitumorali.