Il cordoglio degli IFO per la scomparsa di Francesco Ripa di Meana

Notizie    0 Commenti     20/03/2023

Francesco Ripa di Meana, “il decano dei manager della sanità italiana” come usava definirsi, si è spento nei nostri Istituti dove è stato direttore generale fino a maggio 2021. 

“Ci stringiamo tutti insieme – dichiara Marina Cerimele – al dolore della famiglia, della moglie Lidia, dei figli Anna e Marco, e dell’amato nipotino Tiberio. Un manager dalla personalità tenace, sempre schietto e garbato, che lascia un importante ricordo in tutti gli operatori degli IFO.” 

Una persona colta, acuta e appassionata, un medico attento al servizio al paziente, un professionista con una grande capacità di visione dedito, con fermo e costante impegno, alla costruzione della sanità del futuro. 

“Il servizio sanitario pubblico perde una delle sue figure migliori” ha dichiarato Alessio D’Amato che lo aveva scelto nel 2017 alla guida degli IFO, richiamandolo a Roma dal Rizzoli di Bologna.
“È stato un importante punto di riferimento per la sanità pubblica, e noi non possiamo che esprimere la nostra immensa gratitudine per il patrimonio di conoscenza e di esperienza che ci ha lasciato, ha dichiarato Giovanni Migliore, attuale presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), carica che Ripa di Meana aveva ricoperto per 3 mandati. 

Ad un anno dalla nomina agli IFO parlando del ruolo centrale del cittadino per l’organizzazione, l’assistenza e la ricerca, Francesco Ripa di Meana aveva detto: “Un grande centro di ricerca pone naturalmente attenzione alla qualità della relazione con il cittadino e dell’assistenza e lavora per migliorarla consapevole che da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo bisogno dei cittadini e dei loro rappresentanti, di ascoltare bisogni e suggerimenti e loro di noi per accedere prima a opportunità di diagnosi e cura che non troverebbero ovunque. Si tratta di attivare e mantenere un circolo virtuoso che in modo naturale aumenta la nostra capacità di fare ricerca per il bene comune. Siamo la porta di accesso all’innovazione che significa anche accesso a nuove opportunità e spesso a nuova vita.

Per questo non ha esitato ad affidarsi alle cure degli specialisti e dei ricercatori degli IFO e alle terapie più innovative. 

Laureato alla Cattolica, specializzato in medicina del lavoro, in Statistica e programmazione sanitaria con perfezionamento in Gestione e Organizzazione in Sanità presso l’Università Bocconi. Tra gli anni Ottanta e Novanta è stato medico in Mozambico e project manager in campo sanitario per la Cooperazione italiana in Brasile. È stato direttore generale di diverse aziende sanitarie e ospedaliere del Paese, come la Asl di Viterbo (1997-2002), l’Azienda Usl di Piacenza (2002-2008), l’Azienda Usl di Bologna e presidente dell’Area Vasta Emilia Centro (2008-2015), l’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (2015-2016), e infine gli Istituti Regina Elena-Istituto San Gallicano fino al giorno del compimento dei suoi 70 anni.  

La camera ardente IFO sarà aperta dalle ore 16:00 alle ore 19:00 di oggi

 Il funerale avrà luogo Mercoledì 22, alle ore 10:00 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.

 

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