Ricercatrice IRE vince grant della Fondazione Berlucchi per un progetto su tumore ovarico

Eventi, Notizie    0 Commenti     24/11/2023

La ricercatrice dell’Istituto Nazionali Tumori Regina Elena (IRE) Rosanna Sestito, ha ottenuto un finanziamento di 30 mila euro dalla Fondazione Guido Berlucchi per un ambizioso progetto di ricerca volto alla cura del tumore ovarico. I risultati dello studio potrebbero migliorare la gestione clinica delle donne colpite da tumore ovarico sieroso di alto grado, aumentare la conoscenza dei meccanismi di progressione metastatica della malattia, ottimizzare le scelte del percorso di cura negli stadi precoci della neoplasia, offrire una maggiore capacità di monitorare il rischio di recidiva con conseguente aumento della sopravvivenza delle pazienti e migliore qualità della vita.

E ‘andato a Rosanna Sestito, della Unità di ricerca Modelli Preclinici e Nuovi Agenti Terapeutici, diretta da Anna Bagnato uno dei sei “Mini-Grant” promossi dalla Fondazione Guido Berlucchi a supporto della Ricerca oncologica per il 2023 e dei giovani ricercatori. Il progetto vincitore del finanziamento è intitolato “Exploring the role of endothelin-1/miR-200b-c/ZEB1/gasdermin E circuitry for the early detection of high-grade serous ovarian carcinoma”.

Il carcinoma ovarico è un tumore silente e difficile da diagnosticare precocemente, colpisce ogni anno circa 5.200 donne in Italia e 300 mila donne nel mondo. La percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è minore del 50%. In particolare, il carcinoma ovarico sieroso di alto grado, il sottotipo più comune ed aggressivo, è caratterizzato da un’elevata eterogeneità che ne ostacola la diagnosi precoce rendendo necessaria l’identificazione di nuove strategie terapeutiche e di biomarcatori specifici.

“Il progetto di ricerca – spiega Rosanna Sestito – ha lo scopo di chiarire i meccanismi molecolari che regolano il processo di metastatizzazione de tumore all’ovaio sieroso di alto grado, nel suo complesso ecosistema e di identificare biomarcatori predittivi per valutare l’andamento della malattia in fase precoce. Utilizzando cellule tumorali prelevate da pazienti, indagheremo sul ruolo della endotelina-1 nell’attivare una via di segnale che promuove la progressione metastatica, regolando il microambiente tumorale, valuteremo il potenziale terapeutico del blocco della segnalazione. Inoltre andremo a indagare il potenziale prognostico di una specifica firma molecolare.”

Torna all'inizio dei contenuti