E’ stato pubblicato di recente su Nature Medicine un position paper sul progetto denominato DigiONE (Digital Oncology Network for Europe) a cura del Digital Institute for Cancer Outcomes Research (DIGICORE), il partenariato pubblico-privato fondato nel 2020 per digitalizzare e rivoluzionare la ricerca sul cancro formato da 40 importanti centri oncologici in 16 paesi, tra cui l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, due reti nazionali (Alleanza Contro il Cancro e UNICANCER) e due partner industriali (IQVIA e Illumina). IL progetto pilota denominato (DigiONE) è un sistema europeo di apprendimento nell’oncologia di precisione per identificare i trattamenti oncologici ottimali usando dati clinici dei pazienti, ottenuti nel rispetto della privacy GDPR , che sono in corso di cura di routine o reclutati nei trials clinici.
L’obiettivo parte dalla consapevolezza che la qualità delle cure per il miglioramento degli outcomes oncologici ha uno dei più alti impatti sugli investimenti nei sistemi di assistenza sanitaria. Occorre quindi sfruttare al meglio le terapie già esistenti per garantire cure migliori a tutti i pazienti e ovunque. Il progetto mira a garantire anche un’ottimizzazione gestionale: per sfruttare con rapidità e al meglio le terapie già esistenti garantendo quindi cure migliori e personalizzate, fornendo inoltre un risparmio alla collettività.
I miglioramenti dei risultati infatti non dipendono più dalle sole sperimentazioni di fase I-III e dal processo circa decennale che intercorre tra la prima sperimentazione ed il lancio. Gli strumenti digitali accelerano questo percorso e ottimizzano i costi.
Il consorzio Digital Institute for Cancer Outcomes Research (DigiCORe) formato da 16 Paesi ha trascorso gli ultimi 2 anni a progettare una soluzione tecnologica per digitalizzare il miglioramento della qualità delle cure oncologiche alla base del progetto DigiONE, una soluzione tecnologica che prevede:
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rispetto della privacy,;
- cartella clinica elettronica
- inserimento di tutte le modalità di trattamento, non solo quelli farmacologici
- interoperabilità paneuropea
- progettazione tarata per l’oncologia di precisione e per i biomarcatori emergenti
- costruzione secondo standard aperti e agnostici,
- fornitura di dati strutturati in tempo quasi reale per l’audit clinico e per il benchmarking della qualità
Il progetto pilota coinvolge sei centri e, grazie al programma I3 del Fondo europeo di sviluppo regionale, 15 centri di DIGICORE, dispongono di finanziamenti per ampliare questo progetto e rivoluzionare la ricerca europea sugli outcomes oncologici tra cui gli IFO- Istituto Nazionale Regina Elena.
I primi protocolli di studio sono stati avviati per analizzare la qualità dell’assistenza e la conformità alle real word guidelines sia nel cancro al seno metastatico che nel cancro al polmone metastatico non a piccole cellule(NSCLC), nonché l’impatto di Covid 19.
Nel corso del 2024 verranno aggiunti altri sottotipi di cancro. Questi studi di valutazione della storia naturale della malattia e della qualità dell’assistenza includono inoltre una caratterizzazione clinica completa dei pazienti e dei trattamenti che ricevono e i programmi di formazione annunciati al congresso tenutosi a Madrid a novembre aiuteranno altre comunità di cura a basarsi su questi metodi e ad ampliare il numero di tumori da analizzare.
Il progetto è importante per l’integrazione e l’aggiornamento delle attuali linee guida sul cancro dei paesi europei, grazie a milioni di dati utilizzabili dalla comunità scientifica internazionale e alle nuove opportunità di sperimentazione per l’oncologia di precisione e per i biomarcatori emergenti e per l’evoluzione delle cure personalizzate.
Una versione gratuita di sola lettura dell’articolo è disponibile qui: https://rdcu.be/dvwQC (per un periodo limitato), il link al DOI è qui https://www.nature.com/articles/s41591-023-02715-8.