Si tratta di procedure ambulatoriali semplici, sicure e solo minimamente invasive che consistono nella applicazione di un farmaco liquido nel lume della vescica per il tramite di un sottile catetere transuretrale; questo viene rimosso non appena la sostanza sia stata instillata all’interno dell’organo. Il farmaco così somministrato verrà espulso spontaneamente dal paziente con la minzione, circa 60 minuti dopo.
Questi trattamenti, comunemente definiti “istillazioni endovescicali”, possono essere eseguiti con chemioterapici (come la Mitomicina C) o sostanze ad azione immunomodulante (come il Bacillo di Calmente e Guerin – BCG). Hanno la funzione di ridurre il rischio di recidiva di malattia ed allungare i tempi tra una recurrence e l’altra. Il primo farmaco trova indicazione nelle malattie di basso grado. Comunemente viene eseguito nell’immediato postoperatorio. Può anche essere somministrato per una durata annuale, tuttavia questo schema ha mostrato risultati meno favorevoli. L’utilizzo del BCG, invece, trova esclusiva indicazione nella malattia di alto grado NON muscolo invasiva, quindi nel trattamento del carcinoma in situ (CIS) della vescica, del tumore in stadio Ta o T1.
Lo schema di trattamento è ormai standardizzato per ciascun farmaco.