Certificato Oncologico Invalidità: parte da IFO e si estenderà a tutto il Lazio l’intesa virtuosa con INPS

Comunicati Stampa, Eventi, Notizie    0 Commenti     5/12/2019

Oggi in occasione della Giornata Mondiale del Volontario si è tenuto all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena IFO di Roma un incontro per un bilancio dell’attività svolta in collaborazione con Regione Lazio e INPS per il riconoscimento delle certificazioni di invalidità per i malati oncologici.
L’accordo tra IRE e INPS ha permesso l’attivazione tempestiva della pratica di invalidità presso l’INPS fatta dallo specialista oncologo al momento della diagnosi. Questo Protocollo consente ai medici di utilizzare il “certificato oncologico introduttivo”, grazie al quale è possibile acquisire fin da subito tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al malato eventuali ulteriori esami e accertamenti.

“Abbiamo svolto con IFO e INPS una sperimentazione importante che intendiamo ora estendere all’insieme delle strutture e delle aziende sanitarie del Lazio – ha dichiarto l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – per rimettere al centro il paziente e i suoi diritti”.

“Ora – prosegue l’Assessore D’Amato – vogliamo mettere a sistema questa esperienza virtuosa che ci ha permesso solamente negli ultimi due anni di ridurre di 19 giorni i tempi di definizione delle pratiche (il Lazio passa da 57 gg. a 38 gg.). Sono quasi tre settimane e questo fa la differenza per un malato che in un momento di difficoltà sente un sistema sanitario vicino e che ti agevola. Solamente nella città di Roma abbiamo abbassato i giorni per le pratiche da 61 a 27 giorni”.

“Mi fa piacere essere qui – ha dichiarato il Direttore generale di INPS, Gabriella Di Michele – Faccio i complimenti a tutte le persone che hanno contribuito a questo grande risultato. Mettere al centro dell’ attenzione la cura del paziente in senso ampio, guardando non soltanto alla malattia ma ai bisogni della persona nella sua interezza è la spinta che ha condotto INPS e IFO a collaborare, sempre nell’ottica di migliorare la vita del paziente e di anticipare i tempi di definizione di vedere riconosciute tutte le prestazioni sanitarie e gli aspetti economici connessi e collegati allo stato di invalidità.”

“Il nostro è un laboratorio per la Regione e per l’INPS per offrire un modello o uno standard di prodotto – ha evidenziato Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale IFO – che può essere ripetuto con maggior agilità da altre strutture che trovano così un percorso già tracciato. I passi futuri riguardano l’analisi delle criticità ma anche la proposta che oggi porto qui, di estendere l’esperienza alle malattie rare, argomento impattante per i nostri Istituti che accolgono oltre 1000 pazienti rari all’anno.”
Incrementiamo ora il coinvolgimento delle Associazioni per sensibilizzare i pazienti e informarli su questo importante servizio che possono direttamente ricevere qui in Istituto.

La Certificazione Oncologica Introduttiva si inserisce in un progetto IFO più ampio legato all’accoglienza globale del paziente. Si è partiti con il Percorso Oncologico che da settembre 2018 a settembre 2019 ha visto circa 20.000 pazienti, provenienti da tutte le aziende della Regione, che hanno avuto accesso allo sportello oncologico, e che sono stati presi in carico in modo globale: le attività diagnostiche dell’Istituto Regina Elena sono passate da 130.000 a 166.000. Presto si partirà con il percorso chirurgico, presentato proprio ieri ai dipendenti IFO. Sono quindi in programma il Percorso Dermatologico, e delle Malattie Rare. Agli IFO già si lavora sulle UNIT: HPV, Melanoma e predisposizione genetica della donna a sviluppare tumore della mammella, che avrà il suo sportello dentro Palazzo Baleani. Si è inoltre costituito all’IFO un gruppo di lavoro per la Centralità del Paziente che va a rinforzare la collaborazione con le associazioni di volontariato su obiettivi condivisi.
I pazienti arrivano molto prima e con meno perdite di tempo ad ottenere la certificazione di invalidità.
Favo è stata una delle realtà che più ha spinto affinché si realizzasse questa idea di contestualità ed il segretario generale, Elisabetta Iannelli ne ha raccontato il lavoro.
La formazione dei medici IFO ha coinvolto più di 40 specialisti, non solo oncologi, ma anche neuroncologi, endocrinologi e chirurghi. Questi ultimi, spesso e per specifiche patologie, sono i prima a fare la diagnosi.

“L’impegno pluriennale di FAVO per semplificare e accelerare l’accertamento della disabilità oncologica continua a produrre importanti risultati e proseguirà, nel segno di una costante e proficua collaborazione con l’INPS e con le altre istituzioni coinvolte nel processo – conclude Elisabetta Iannelli, Segretario Generale F.A.V.O. – affinché queste buone pratiche regionali siano estese a tutto il territorio nazionale, prevedendo la possibilità che nelle Commissioni medico-legali INPS partecipi uno specialista oncologo e che queste vengano organizzate presso i centri di cura oncologici, anche ai fini di un risparmio di tempo e risorse per il malato e i familiari che lo assistono”.
Sul sito della Favo il commento integrale.

Presenti all’incontro l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, il Direttore generale di INPS, Gabriella Di Michele accompagnata dal Vicario del Coordinatore Generale Medico Legale INPS Raffaele Migliorini, il Direttore Centrale INPS Rocco Lauria, il Direttore generale  IFO, Francesco Ripa di Meana,  e i rappresentanti delle maggiori associazioni di volontariato dei malati oncologici.

 

 

 

 

MATERIALI DA SCARICARE
Il ruolo di FAVO per l’accertamento della disabilità oncologica
Inps e Regione Lazio per la semplificazione_ Il certificato oncologico
L’INPS a tutela del malato oncologico
La Facilitazione nei percorsi di presa in carico dei pazienti oncologici in IFO

 

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