Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre 2021), coinvolge gli ospedali con i Bollini rosa, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.
Gli IFO, Regina Elena e San Gallicano sono da anni riconosciuti da Onda come ospedale a dimensione di donna, con tre bollini rosa. L’unità clinica di Psicologia IFO, diretta da Anita Caruso, ha un ruolo centrale di sostegno per i pazienti colpiti da tumore, dermatologici e con malattie rare. Durante l’intero percorso di cura, interventi psicologici di prevenzione, cura e riabilitazione del disagio psicosociale accompagnano gli interventi medici. L’integrazione dello psicologo IFO con le diverse professionalità mediche coinvolte nei gruppi multidisciplinari di cura, assicura scelte terapeutiche modulate anche sui bisogni psicosociali dei pazienti ed una maggiore sensibilizzazione degli operatori sanitari alla soggettività del malato. Questo aspetto è particolarmente importante nei tumori femminili, nelle donne operate di tumore al seno.
Lo psicologo, fin dal momento della diagnosi e durante tutte le fasi successive della malattia, offre alla persona un intervento mirato a facilitare l’espressione e la comprensione delle emozioni e dei vissuti, delle aspettative e dei bisogni scaturiti dalla malattia e dall’iter terapeutico, ad acquisire una maggiore capacità di partecipazione attiva alle scelte terapeutiche, di gestione degli effetti collaterali dei trattamenti, di accettazione e rielaborazione dei cambiamenti della propria vita personale, interpersonale, sociale e sessuale. Lo psicologo offre anche alla famiglia un aiuto per rispondere ai suoi bisogni e sostenerla durante tutto il percorso di malattia.
La pandemia Covid-19 ha portato a un aumento dei disturbi psichici, in particolare ansia, depressione, disturbi del sonno, panici e post-traumatici da stress.
Questi disturbi, ancora di più nei pazienti fragili, impattano negativamente sulla qualità di vita, investendone tutti gli ambiti: personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Portano spesso a isolamento e solitudine. Per questo è importante intervenire il prima possibile: chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema.
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Ascolta l’intervista alla psicologa IFO Giovanna D’Antonio