Screening Polmone, bilancio a circa un anno dall’inizio del Progetto RISP

Notizie    0 Commenti     31/05/2023

Oltre 15 mila volontari provenienti da tutte le regioni d’Italia già registrati nel database nazionale, la metà di questi (oltre 7.000) è risultata eleggibile e 4.560 hanno già eseguito la TAC, mentre gli altri la faranno entro l’estate. È il primo bilancio a distanza di un anno dall’avvio del RISP, Rete Italiana Screening Polmonare, il primo programma di screening del tumore al polmone, che coinvolge l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, insieme ad altri 17 centri italiani, capofila l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Nel 2022, sono state stimate circa 43.900 nuove diagnosi di tumore al polmone, di cui 14.600 tra le donne. Questa è ad oggi la seconda neoplasia più frequente negli uomini e la terza nelle donne.

Il programma RISP si sviluppa nell’ambito di uno studio multicentrico randomizzato finanziato dal Ministero della Salute, rivolto a donne e uomini tra i 55 e i 75 anni, forti fumatori attuali oppure da meno di 15 anni.

L’obiettivo è quello di dimostrare che è possibile ridurre la mortalità del tumore al polmone nei forti fumatori ad alto rischio grazie allo screening con Tomografia computerizzata a basso dosaggio per una diagnosi precoce e con un percorso di disassuefazione dal fumo che comprenda anche la somministrazione del farmaco
citisina.

Ancora oggi in oltre sette casi su dieci il tumore al polmone viene diagnosticato in fase avanzata. “Grazie allo screening, è possibile ricevere una diagnosi in fase iniziale, cioè quando il tumore è in primo e secondo stadio” – sottolinea Francesco Facciolo, Direttore Chirurgia Toracica Istituto Regina Elena di Roma. “In questi casi il tumore è curabile con un intervento semplice, risolutivo ed eseguito
in chirurgia mininvasiva, con una sopravvivenza a distanza superiore all’80%.”

“Se i dati confermeranno le ipotesi – spiega Ugo Pastorino, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica INT – il prossimo step sarà quello di stimolare le Istituzioni a inserire questo approccio nei Livelli essenziali di assistenza, rendendo quindi rimborsabili con il Servizio Sanitario Nazionale sia la TAC a basso dosaggio sia i farmaci antifumo a scopo preventivo per coloro che sono ad alto rischio”.

L’adozione di strategie preventive è oggi un dovere, per arginare l’incidenza di un tumore che oggi rappresenta un’emergenza.

Per info su come partecipare al programma di screening gratuito al polmone clicca qui

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