La prostata è una ghiandola che produce il liquido seminale, situata nella pelvi maschile sotto la vescica e intorno all’uretra. Il tumore della prostata è il più comune tumore che interessa l’uomo in età avanzata; è raro negli uomini di età inferiore a 40 anni e più frequentemente insorge al di sopra dei 65 anni di età.
Fattori di rischio
L’età e la familiarità sono i fattori di rischio principali. Il rischio di sviluppare un tumore della prostata è maggiore nella razza nera africana e minore nella razza asiatica.
Sintomi
La maggior parte dei tumori della prostata si sviluppano lentamente e sono asintomatici. La maggior parte dei sintomi urinari sono dovuti all’ipertrofia prostatica benigna. Nei rari casi in cui il tumore della prostata causa sintomi, si tratta di una malattia avanzata. I sintomi posso essere: aumentata frequenza minzionale, getto debole, sangue nelle urine, disfunzione erettile, incontinenza urinaria, stipsi, dolore alle anche, alla schiena, al torace.
Diagnosi
La visita Urologica include l’esplorazione digito-rettale attraverso la quale si apprezzano eventuali aree o noduli di consistenza aumentata, sospetti per tumore.
Il PSA è un esame del sangue che viene utilizzato come screening del tumore della prostata. Tale parametro, se elevato, suggerisce che le cellule nella prostata si comportano in maniera anomala; ciò può accadere per il tumore ma anche in casi di infiammazione o ipertrofia prostatica benigna. L’interpretazione di un valore anomalo del PSA deve tener conto dei precedenti dosaggi, dell’esplorazione rettale e, più modernamente, degli esami radiologici disponibili.
La Risonanza Magnetica multiparametrica (RMmp) della prostata è utilizzata per studiare in maniera più approfondita la morfologia della prostata ed individuare foci sospetti per neoplasia.
Questo esame ha modificato sostanzialmente l’iter diagnostico e terapeutico del tumore della prostata.
Infatti, nel caso di sospetto clinico di tumore della prostata la diagnosi si esegue necessariamente con una Biopsia prostatica Eco-guidata; tuttavia, se la RMmp ha identificato un’area sospetta, si può e si deve fare una Biopsia prostatica Fusion (Eco/RM guidata).
Classificazione
I tumori della prostata vengono classificati in base al grado di aggressività delle cellule tumorali (Gleason Score) e alla estensione della malattia all’interno o all’esterno della ghiandola (Stadio di Malattia). La visita rettale e le indagini radiologiche (TAC con mezzo di contrasto, RMmp, Scintigrafia Ossea, PET/TAC) vengono utilizzate per stadiare la malattia.
Terapia
Il trattamento del tumore della prostata dipende dalle caratteristiche del tumore e dallo stadio di malattia, dall’età, dalla storia clinica del paziente e le sue patologie concomitanti.
Tumore della Prostata Localizzato o Localmente Avanzato
La Prostatectomia radicale robotica o laparoscopica è il trattamento standard per i pazienti con tumore della prostata localizzato e una prospettiva di vita maggiore di 10 anni. L’intervento chirurgico consiste nell’asportazione completa di prostata e vescicole seminali. In caso di malattia a rischio intermedio o elevato sarà necessario eseguire la linfadenectomia pelvica, ovvero asportare i linfonodi loco-regionali. Le metodiche mini invasive come la robotica e la laparoscopia, consentono di ottimizzare, laddove possibile, la preservazione di importanti funzioni, come la continenza urinaria e la funzione erettile.
La Radioterapia è una opzione terapeutica che ha dimostrato equivalente efficacia rispetto alla chirurgia nei primi 10 anni dopo il trattamento. Pertanto, soprattutto per i pazienti con età e patologie concomitanti tali da avere una prospettiva di vita inferiore a 10 anni, essa costituisce la prima opzione terapeutica.
Esistono dei tumori della prostata “non clinicamente significativi”, cioè che si comportano in maniera indolente, pertanto possono essere non trattati ma seguiti, attraverso un protocollo di sorveglianza attiva, secondo il quale il paziente viene sottoposto a periodici accertamenti clinico-strumentali. Ciò consente di intervenire qualora la malattia dovesse estendersi o progredire.
Tumore della Prostata Metastatico
Il tumore della prostata che si estende agli altri organi (ossa, polmoni, fegato) o ai linfonodi fuori dalla pelvi sono considerati metastatici.
La Terapia ormonale è il trattamento raccomandato in queste fasi di malattia, poiché il blocco della produzione di ormoni maschili frena la crescita e la diffusione del tumore.
Se il volume di malattia è elevato può essere indicata una chemioterapia.
Tumore della Prostata Resistente alla Castrazione
Nel caso in cui la malattia sviluppi nel tempo una resistenza alla terapia ormonale, ulteriori linee terapeutiche sono possibili con farmaci ormonali di nuova generazione o terapia radio-metabolica prima e/o dopo la chemio terapia.